"Allucinazione Collettiva" parla ancora una volta di Ferragni (e pure dei figli, salvo eliminare il passaggio a poche ore dalla pubblicazione)

Spoiler: nel nuovo singolo musicalmente trascurabile Fedez ritorna a spremere l'argomento divorzio accusando la moglie (e l'avvocato della moglie) di cinismo. Motivo? Un suo tentato suicidio.

Ma di cosa parla questa nuova canzone di Fedez che il Falena lancia tra anatemi vari sul suo Instagram come se stesse per annunciare il suo secondo matrimonio?

Indovinate? Il rapper duro e puro che dissa e fa il cattivo di strada, quello che giurava in tv che Chiara era la donna più importante della vita, la madre dei suoi figli e da quel momento doveva proteggere i figli, parla (ancora) di Chiara. E quello che “I FIGLI NON SI TOCCANO!” parla dei figli e dei problemi dovuti alla separazione, in cui chiaramente la ex moglie è la cattiva. 

Del divorzio, di particolari privatissimi, di avvocati e liti, del cinismo di lei, il tutto però con una spruzzata rosa come lo zucchero a velo del Pandoro. Uno sputtanamento malinconico, insomma, da parte di chi ormai non sa più in che direzione andare, se in quella di picchiatore di rapper e personal trainer, dell’ex rancoroso o del separato triste.

Comunque, per farla breve: Fedez accusa l’avvocato di Ferragni di avergli contestato un tentato suicidio, tentato suicidio che lui avrebbe consumato tramite delle gocce e non tagliandosi le vene perché sennò Chiara si lamentava per il tappeto insozzato. C’è poi un passaggio sempre su Chiara che vuole dei soldi per mandare i figli a dormire da lui (insomma, questioni legali che dovrebbero rimanere tra loro, visto che un giorno i figli, quelli che “non si toccano”, sentiranno questa canzone e sapranno). 

Ci sono nuovo attacchi agli amici parassiti di lei (un’ossessione di Fedez), battute sul patriarcato, e poi strofe zuccherose della serie “magari se fossimo stati diversi sarebbe finita bene” e “Con te ho vissute le cose più belle”. 

Insomma, più che una canzone, dissociazione pura. 

La sputtana però “che brava che bella Chiara”. 

Ma soprattutto: sarà capace di monetizzare con la sua bibita, anziché vendendo in musica gli affari privati di moglie e figli in fase di separazione? Spoiler: per ora no.

Ecco un estratto del testo:

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Di’ al tuo avvocato che mi ha contestato un tentato suicidio

Che chiedo scusa, che chiedo venia, per procurato fastidio

Ho preso le gocce e non pezzi di vetro perché sapevo che non volevi

Che si sporcasse il tappeto, che cazzo di spreco....

Valori e ideali, perle ai maiali, i nostri cazzi messi in piazza Affari

La nostra è una gara a chi corre ai ripari finché magistrato non ci separi

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Hai visto i tuoi amici, sono yes-men, saranno felici senza di me

Sono parassiti, niente di che, io odiavo loro ma amavo te

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Papà ha casa nuova, ma per farvi dormire da me mi ha chiesto dei soldi

Perché il patriarcato è il male del mondo, sì, quello dei sogni (testo successivamente modificato con: Scappo dai problemi agli occhi degli altri sembra che penso solo a divertirmi Sento un corpo che sanguina forse è a un passo dagli inferi)

Con te ho vissuto cose che io non rivivrò mai più

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Sbagli se pensi che non ho mai amato, per te avrei ucciso ma tu mi hai fermato

Buchi allo stomaco che mi son fatto per tutto lo schifo che ho accumulato

La gente festeggia sulla tua carcassa, mi chiedo alla fine che cosa hanno vinto

Tu sei la distrazione di massa più bella che abbia mai visto

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