La sinistra non riparta da Elodie
Perché l'intervista di Elodie su Elly Schlein spiega quanto la cantante sia confusa su cosa sia la sinistra. Facendo un gran favore a Giorgia Meloni.
Ammetto di avere sempre numerosi problemi con le dichiarazioni di Elodie. Problemi e perplessità che di solito lascio correre perché alla fine ho sempre pensato che lei sia dalla parte giusta del mondo, e quindi perchè rompere le palle a chi sta- appunto- dalla parte giusta del mondo (giusta per me, beninteso).
Poi però è arrivata l’ultima, ennesima intervista a Elodie (su Repubblica) e questa volta non riesco a sorvolare sulle sue parole.
Le avevo perdonato ogni singola dichiarazione acrobatica sul suo corpo (“uso il corpo come una performer, per manifestare le mie scelte”), sul calendario Pirelli (“questo calendario è un elogio anche del diritto alla diversità e al mondo queer, dal quale sono stata accolta e amata quando sono andata via di casa”) e tutte le varie interviste basate sul concetto “il mio corpo come manifesto politico di una donna libera”.
Ho fatto finta di credere che dietro alla scelta di svestirsi il più possibile ci fossero sempre messaggi di emancipazione femminile e non un sacrosanto, adorabile desiderio di mostrarsi in quanto figa e basta, quindi non si può dire che non sia stata paziente.
Poi però mi tocca leggere le sue improbabili considerazioni sulla politica e allora addio fioretto “non si critica Elodie”.
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