Vale Tutto - di Selvaggia Lucarelli

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Perchè la breakdancer australiana è così odiata sui social

Perchè la breakdancer australiana è così odiata sui social

Si è parlato troppo poco della performance di Rachel Gunn alle olimpiadi, diventata prima un meme, poi una shitstorm e poi, incredibilmente, perfino un bersaglio dell'estrema destra americana

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Selvaggia Lucarelli
ago 17, 2024
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Perchè la breakdancer australiana è così odiata sui social
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Rachel Gunn, in arte RayGun

All’estrema destra americana (quella di Trump e di Elon Musk per intenderci) queste olimpiadi non sono piaciute un granché. Lo scandalo dell’ultima cena, che non era l’Ultima Cena, alla cerimonia inaugurale è stato subito scalzato dalla campagna diffamatoria ai danni della pugile algerina Imane Khelif, esplosa prima del match contro Angela Carini (di cui ho scritto qui). L’omotransfobia manifesta è stata sempre accompagnata da un razzismo un po’ più subdolo, meno esplicito, espresso per esempio attraverso contenuti come il video della vittoria negli 800 metri della mezzofondista britannica Keely Hodgkinson, l’unica ‘bianca’ in gara. ‘Uno spettacolo’, come scrive l’utente X @SaP011 (la cui bio del profilo recita ‘Memento audere semper’, come ti sbagli).

Nulla di diverso dalla solita fogna di X-fu-Twitter, intendiamoci, che è ormai riuscito nell’impresa di unificare i peggiori rigurgiti delle destre estreme di tutto il mondo e di proporli a rete unificata e spesso senza contraddittorio, visto che anche uno dei pochi strumenti di vigilanza, le ‘Note della Comunità’ con cui è possibile smontare le fake news sotto gli stessi post che le diffondono, sembra funzionare meno bene del solito negli ultimi giorni (come riportato da alcuni blog indipendenti, tra cui questo, le community notes non sarebbero mai comparse sotto almeno 50 post di Elon Musk contenenti fake news). Fino a qui sappiamo più o meno tutto, abbiamo i nostri Pillon e i nostri Salvini a tenerci aggiornati sui bersagli preferiti dall’odio dei fascisti. C’è una storia, però, che non ha varcato i confini nazionali, su cui i peggiori account della destra statunitense si stanno accanendo con una ferocia sproporzionata e assolutamente inspiegabile. È partita prima come meme, poi come campagna di dileggio, fino a diventare una teoria del complotto assurda e intricata e della quale è ancora difficile comprendere le ragioni e i confini.

È la storia della ballerina australiana di breakdance Raygun.

Probabilmente ne conoscete già la prima parte. Rachel Gunn, una breakdancer del Nuovo Galles del Sud, rappresenta l’Australia nella competizione di breakdance delle Olimpiadi di Parigi, le prime a ospitare una gara di ballo. La sua performance ha fatto il giro del mondo perché, francamente, è stata piuttosto buffa.

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