Tre giorni a Istanbul: cosa abbiamo fatto, dove abbiamo mangiato, e tante foto
Moschee e chiese, le barche sul Bosforo, mercati secolari, quartieri hipster, caffè, cibo e gatti. Istanbul è Europa e Asia, e sembra contenere tutta la bellezza di due interi continenti.
Non dobbiamo dirvi noi che Istanbul è meravigliosa, affascinante, ricca di storia blablabla e tutte quelle cose che potete leggere ovunque, perché è così. Istanbul è una città strepitosa ma anche strepitosamente affollata, una delle destinazioni europee (o asiatiche, a seconda della sponda del Bosforo in cui vi trovate) più visitate e quindi, se non scegliete bene il periodo in cui raggiungerla, potrebbe risultare meno poetica che nella vostra immaginazione. Santa Sofia è ormai allo stesso tempo un simbolo del cristianesimo, dell’islam e dell’overtourism, ma al contempo alcuni quartieri un po’ meno battuti concedono al visitatore bellezza per gli occhi e, soprattutto, respiro. Siamo stati a Istanbul a Pasqua del 2022, la prima vera festività post-pandemica, e sembrava dunque che ci fosse tutto il mondo. E forse un po’ era così. Ecco come abbiamo passato tre giorni (spoiler: all’ingrasso).
Cosa abbiamo fatto
-Siamo arrivati a Istanbul di sera e perciò, dopo aver posato le valigie nel nostro hotel praticamente ai piedi della torre di Galata, siamo rimasti in quartiere per una cena veloce (nella bellissima Makheme Lokantasi) e per una passeggiata intorno alla torre, il centro del quartiere che per quasi duecento anni, tra medioevo e inizio dell’età moderna, fu colonia genovese. I negozi sono aperti fino a tardi, è tutto illuminato ed è piacevole fare un giro serale, prima di andare a letto.





-Il giorno dopo
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