Vi spiego perché i Pinguini Tattici Nucleari riempiono (davvero) gli stadi

Mentre esplode la bolla dei finti sold-out, ecco la storia di chi gli stadi li riempie davvero. Michele Monina racconta su Vale Tutto chi sono, per chi non lo sapesse, i Pinguini Tattici Nucleari.

Piccola prefazione di Selvaggia: quando ho scritto l’articolo sul sistema musicale italiano, arrivati al capitolo ‘biglietti dei concerti’, tutti gli intervistati mi hanno sempre detto, riferendosi ai finti sold-out, cose come “mica come i Pinguini Tattici Nucleari, quelli vendono davvero!”. Ho quindi sentito l’esigenza di approfondire quest’argomento, di cui non sapevo quasi nulla, e di capire quale fosse il segreto dei Pinguini Tattici Nucleari, se ce ne fosse uno, e come fossero diventati in 15 anni la realtà musicale più solida tra quelle della nuova generazione. Per farlo ho chiesto a Michele Monina, il miglior giornalista musicale italiano, di scrivere questo lungo articolo. Buona lettura!

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Chi sono i Pinguini Tattici Nucleari?

Fosse facile rispondere. Certo, se si parla di nomi e di anagrafe, la faccenda la si può risolvere anche solo consultando Wikipedia, sei i componenti, uno più visibile degli altri, Riccardo Zanotti, sorte di chi poi nelle band canta e scrive pure le canzoni, è il caso suo.

Invece la domanda è di quelle più insidiose, che pretendono un approfondimento, una analisi, un cercare di capire non tanto chi sono i Pinguini Tattici Nucleari, ma perché i Pinguini Tattici Nucleari sono, oggi come oggi, una delle nostre realtà musicali di maggior successo, stando ai numeri, top player in ottima compagnia di nomi anagraficamente più maturi, Vasco Rossi, Jovanotti, Cesare Cremonini, Max Pezzali, Marco Mengoni, giusto Ultimo tra i coetanei, al momento anche un passo avanti di vecchie volpi quali Ligabue, Laura Pausini, Eros Ramazzotti.

Mica per niente è loro il nome di quelli che, guardando a un paio di anni fa, hanno venduto più biglietti per live, oltre un milione, non so se mi spiego.