Una chef australiana accusa Elisa Barone
È uscito ieri, su una nota piattaforma, un lungo articolo di Jackie M. che spiega come la foto di suo figlio, gravemente malato, sia stata usata dalla madre pugliese per una raccolta fondi
Ieri, con un titolo molto duro, è comparso su Medium, una popolare piattaforma internazionale di giornalismo e blogging, un articolo in cui si accusa una nota madre pugliese di aver commesso una grave scorrettezza (viene chiamata “truffa”). L’autrice è Jackie M., una chef australiana di origine malese, piuttosto celebre a Sydney. Suo figlio è Noah, nato nel 2012 dopo un parto prematuro e con scarsissime probabilità di sopravvivenza. E la truffa citata nel titolo è quella messa in atto, secondo Jackie, da Elisa Barone, la mamma di Giorgia, della cui storia mi occupo da anni sulle pagine del Fatto e non solo.
La storia di Elisa Barone è lunga da riassumere, per chi non l’avesse seguita dall’inizio. Sintetizzando, si tratta di una madre pugliese con una figlia malata che per circa 9 anni ha vissuto in America per le cure. Io mi sono occupata, tra le altre cose, della sua raccolta fondi durata circa 14 anni con vari strumenti, raccolta su cui non ha mai fornito rendicontazioni. Qui se volete potete trovare un riassunto essenziale, perlomeno per inquadrare l’assurda vicenda che la lega a Jackie M. e a suo figlio.
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