Una "mamma influencer" australiana è sospettata di aver provocato gravi problemi di salute alla figlia di un anno
In Australia, sui media e su TikTok, sta girando ovunque una notizia inquietante: la famosa TikToker Allanah Alison soffrirebbe di Sindrome di Münchausen per procura. Vi spiego cosa è accaduto.
Una madre australiana star di TikTok e Instagram è accusata di aver drogato per mesi sua figlia Daisy, di un anno d’età, e di averle provocato una serie di danni fisici, che hanno portato a ricoveri e a due operazioni al cervello. Una storia sconvolgente che evoca un disturbo psichiatrico di cui ho scritto proprio pochi giorni fa, sospettando che sia anche il movente del padre vicentino arrestato per aver provocato lesioni al suo bambino: la sindrome di Münchausen per procura.
Vi racconto la storia dall’inizio:
Allanah Alison è una trentaquattrenne australiana famosa sui social grazie alla condivisone della sua vita familiare e in particolar modo della sua “vita da mamma”. Ha iniziato a diventare conosciuta grazie a TikTok, dove nel 2022, sulla sua pagina “Harris family”, ha pubblicato un video della nascita di sua figlia Elly. Quella pagina oggi è stata cancellata, ma aveva 1 milione e 100 000 follower, ed era letteralmente tempestata di video in cui apparivano lei (Allanah) suo marito Brock Harris, i quattro figli James (7 anni), Chase (3 anni), Elly (2 anni) e, appunto, la più piccola che si chiama Daisy (1 anno). Un’altra figlia della coppia, Lily, è morta alla nascita e qui si nota la prima stranezza: due settimane dopo è ancora incinta, di Chase. E nell’ottobre del 2022 esce uno strano articolo sul “New York Post”, in cui si narra che subito dopo la nascita di quest’ultimo Allanah ha messo la spirale, ma è rimasta incinta lo stesso di sua figlia Elly (notare che poi, appena un anno dopo, è nata anche Daisy).
Fatto sta che Allanah condivide spasmodicamente dettagli sulla maternità, sulla crescita dei figli, sulla loro quotidianità e anche sulle malattie. Accumula centinaia di milioni di like, il famoso video del parto le frutta 30 milioni di views.
Da un certo momento in poi però la malattia diventa il centro della sua narrazione.
Accade, in particolare, che l’ultima nata, Daisy, sia molto malata. Nel giugno del 2024, secondo la madre, le viene diagnosticata la sclerosi tuberosa complessa(un disturbo ereditario causato da mutazioni in un gene che provoca formazioni anomale nel cervello, alterazioni cutanee e talvolta tumori in organi vitali come cuore, reni e polmoni).
Non solo. Secondo la madre (che pubblica una serie di video drammatici) la piccola Daisy soffre anche di displasia corticale focale, epilessia, spasmi infantili ed encefalopatia.
Tra luglio e ottobre di quest’anno la stampa australiana e inglese dedicano alla vicenda numerosi articoli in cui viene narrata la via crucis di questa povera bambina. Escono pezzi sul Daily Mail, Perth Now, The Nightly e ovviamente Allanah non smette di pubblicare aggiornamenti dall’ospedale dove arriverà a pubblicare un video mentre taglia i capelli alla bambina, in vista della sua nuova operazione al cervello.
Inutile dire che i milioni di follower la sostengono, la incoraggiano e, come tradizione vuole, Allanah e suo marito decidono dunque di aprire una raccolta fondi su GoFundMe.
Un raccolta fondi che è ancora online ed è stata avviata dalla suocera di Allanah, Karen, e dal marito Brock Harris.
Il GOFUNDME si intitola:
Sostieni Daisy e la sua famiglia in questo momento difficile.
Questo è il testo:
Daisy era una bambina vivace che di recente si è ammalata e ora è caduta in quello che sembra essere uno stato comatoso da oltre 100 ore. Sfortunatamente non ci sono farmaci che Daisy possa assumere in sicurezza per aiutarla a svegliarsi. Daisy ha dovuto sottoporsi a innumerevoli analisi del sangue mentre "dormiva" e non ha nemmeno battuto ciglio.
Il 27 giugno 2024, a Daisy è stata finalmente diagnosticata una condizione chiamata Tuberous Sclerous Complex, una rara malattia genetica autosomica dominante multisistemica che causa la crescita di tumori non cancerosi nel cervello e in altri organi vitali come reni, cuore, fegato, occhi, polmoni e pelle.
La famiglia ha ricevuto questa diagnosi lo stesso giorno in cui la loro prima figlia era morta 4 anni fa. Un dolore e una sofferenza inimmaginabili.
La sua diagnosi fino ad oggi è:
Sclerosi tuberosa complessa
Displasia corticale focale
Epilessia
Spasmi infantili
Encefalopatia
Ma oltre a questo i dottori si stanno ancora interrogando sul perché Daisy entri in stato comatoso. Tutte le analisi indicano che Daisy dovrebbe essere sveglia e stare bene, fatta eccezione ovviamente per i suoi gravi ritardi nello sviluppo. Ma purtroppo non è così. Sono in corso delle indagini e le analisi di Daisy sono state condivise con altri ospedali non solo in Australia ma anche in altri stati per aiutare a trovare delle risposte.
Daisy non reagisce da oltre 100 ore e non abbiamo idea di quando deciderà di svegliarsi. Potrebbe essere domani, potrebbe anche essere tra 6 settimane, ma è qualcosa che può fare da sola, in sicurezza, solo quando sarà pronta.
Quando Daisy si sveglierà, dovremo ancora affrontare un lungo viaggio per cercare di capire cosa sta causando questo livello di sonnolenza e questa lenta attività cerebrale.
I dottori e gli infermieri stanno facendo assolutamente tutto ciò che è in loro potere per aiutare Daisy, ma il suo caso li ha lasciati perplessi. Il team di neurologia sta lavorando con altri ospedali in Australia e in altri paesi per cercare di trovare una nuova diagnosi.
Allanah e Brock hanno altri 3 figli, James (7), Chase (3) ed Ellie (2). Hanno anche bisogno di trasferire la loro famiglia per vivere più vicino all'ospedale.
Il motivo per cui la famiglia deve usare GoFundMe:
purtroppo a causa di una malattia e un infortunio, Brock è stato assente dal lavoro per un po' di tempo.
Allanah ha dovuto smettere di lavorare, poiché doveva essere presente con Daisy sia dentro che fuori dall'ospedale. Sfortunatamente, le condizioni di Daisy non le consentono di lasciarla mai sola.
Tutto questo ha avuto un impatto finanziario e ha reso difficile per Brock e Allanah accudire gli altri tre bambini a causa della quantità di tempo che trascorrono e trascorreranno in ospedale. Allanah e Brock dovranno trasferirsi sulla Sunshine Coast, dove la rete di supporto è notevolmente più ampia.
Uniamoci per sostenere Daisy e la sua famiglia in questo momento di bisogno. Se conoscete personalmente la famiglia, saprete che non saranno mai loro a chiedere aiuto. Nessun contributo è troppo piccolo e ogni piccolo contributo conta e aiuterà questa splendida famiglia.
Grazie a tutti per il vostro amore e supporto.
Domande frequenti:
D. Quanto dorme in genere Daisy in una buona giornata?
R. Daisy di solito dorme dalle 20 alle 22 ore in media in un periodo di 24 ore quando ha una "buona giornata".
D. Cosa ha causato le malattie di Daisy?
R. Le sue malattie sono per lo più genetiche. Ciò significa che sono state tramandate attraverso i geni della nostra famiglia e lei le ha ereditate.
D. Quando è stata notata per la prima volta la condizione di Daisy?
R. Daisy ha sempre dormito molto fin dalla nascita, sapevamo che qualcosa non andava e siamo andati da diversi dottori per controllare, ma sfortunatamente all'epoca l’allarme è stato semplicemente trascurato. Sfortunatamente non abbiamo ancora una diagnosi per il ritmo del sonno e per la condizione di rallentamento cerebrale di Daisy.
Per quanto riguarda le sue altre patologie, sono state notate a circa 5-6 mesi e diagnosticate clinicamente a 11 mesi.
D. Daisy sarà in grado di rimanere sveglia come una persona normale?
R. Forse. Sfortunatamente non sappiamo ancora (né noi né i dottori) cosa sta causando il rallentamento del cervello di Daisy e la sta portando alle sue fasi di sonno e agli stati comatosi.
Speriamo che quando i nostri risultati genetici arriveranno, avremo un'idea più precisa di cosa aspettarci in futuro.
D. L'intervento chirurgico aiuterà?
R. In questa fase, l'intervento chirurgico non sarebbe un beneficio. In futuro, c'è un'alta probabilità che Daisy si sottoponga a interventi chirurgici al cervello, ma a questo punto, la chirurgia non è qualcosa di sicuro, pratico o che porterà alcun beneficio per le attuali condizioni di Daisy.
Insomma, una situazione molto confusa e drammatica in cui i dottori sembrano faticare molto a individuare una diagnosi certa.
Leggo testi sulla Sindrome di Münchausen per procura da anni (penso da tempo di aver individuato un caso non ancora diagnosticato della stessa Sindrome), e posso affermare con certezza che questo è uno dei primi campanelli di allarme. La Sindrome di Münchausen per procura è una malattia psichiatrica e comportamentale, per effetto della quale i soggetti colpiti provocano gravi sintomi a carico delle persone dipendenti dalle loro cure con lo scopo primario di attirare l’attenzione. Di solito si tratta di madri che provocano malattie (talvolta la morte) a bambini sotto i 6 anni nati solitamente sani, iniziando un incessante andirivieni dagli ospedali. In America è molto famoso il caso Gypsy Rose Blanchard.
Come dicevo, uno dei primi campanelli d’allarme è la frequente ospedalizzazione di bambini molto piccoli i cui sintomi risultano inspiegabili o incongruenti l’uno con l’altro. In questo caso, per esempio, le analisi di Daisy escludevano che lei dovesse avere quei sintomi, ma di fatto qualcosa di inspiegabile glieli provocava.
Quel qualcosa di inspiegabile, purtroppo, si rivelerà essere sua madre, ma ci arriverò a breve.
Tornando al 30 agosto di quest’anno, dopo la diagnosi infausta, l’Herald Sun pubblica un articolo in cui riporta le drammatiche parole della mamma su TikTok:
"Non è l'aggiornamento che avremmo mai voluto dare: la nostra cara Daisy è ora in condizioni critiche, sta lottando per la vita. Saremo per sempre grati a tutti i dottori e gli infermieri per aver agito rapidamente e aver fatto tornare a battere il suo cuore".
Nello stesso articolo si riporta che Allanah era preoccupata dello stato di salute di sua figlia da molto prima delle diagnosi, ma, secondo lei, “i dottori hanno liquidato le preoccupazioni, dicendo che era solo una madre preoccupata e che la sua bambina era semplicemente assonnata”.
Questo è un altro campanello d’allarme molto tipico della Münchausen per procura: il genitore abusante, agli inizi, di solito è alla ricerca disperata di una diagnosi, di una conferma che il proprio figlio stia male. I dottori non individuano alcuna malattia e parlano di “iperprotettività” del genitore. A quel punto il genitore abusante provoca sintomi sempre più gravi al figlio finché i ricoveri non diventano davvero necessari e la situazione si aggrava. Il genitore prova una sorta di “appagamento” che deriva dall’investitura pubblica di “eroe” che salva il figlio.
Fatto sta che, appunto, secondo la madre, i dottori scoprono che il cervello della bambina è ricoperto di tumori benigni: "Il piccolo cervello di Daisy è ricoperto di tumori, uno dei quali è brutto, situato sulla corteccia frontale", scrive Allanah su Instagram."Stiamo pregando che il suo corpo risponda ai farmaci, altrimenti dovrà rimuovere urgentemente quel tumore.” “La nostra bambina soffre ancora di crisi epilettiche multiple al giorno e ci spezza il cuore vederla in questo stato”. Ribadisce che i tumori di Daisy avrebbero dovuto essere individuati nelle ecografie fetali e che è andata dal medico di base senza sosta da quando aveva sei mesi, cercando di sostenere che c'era qualcosa che non andava nella sua bambina. "E se non avessimo continuato a insistere? E se i dottori continuassero a farmi sentire come se fossi solo una madre iperprotettiva?… Conosco mia figlia meglio di chiunque altro!”.
Anche questo è un sintomo molto classico della sindrome di Münchausen: il genitore abusante è solitamente molto ostile nei confronti degli ospedali e del personale sanitario e si ritiene più capace dei medici di individuare i problemi di salute del figlio. Questo conduce spesso a cambiare di frequente medici e struttura sanitaria, con trasferimenti in altre regioni o addirittura stati, finché la madre o il padre non trovano medici più facilmente manipolabili.
Anche le raccolte fondi con la scusa di contribuire alle spese mediche (come anche nel caso della madre di Gypsy Rose), sono molto frequenti nella sindrome di Münchausen.
Daisy subisce dunque due operazioni al cervello. "Il primo taglio di capelli di una bambina dovrebbe essere un'esperienza memorabile", scrive la mamma del Queensland su Instagram mentre pubblica un video che la ritrae mentre taglia delle ciocche alla piccola.
Intanto, sul web, qualcuno inizia a trovare sospetta la diagnosi. Qualcuno si interroga sulla necessità della raccolta fondi. La spettacolarizzazione della malattia della bambina, poi, appare eccessiva e Allanah ha un modo di fare molto teatrale, che alcuni trovano irritante.
Poi, oggi, la notizia.
La danno il tg australiano “10 News First”, di seguito alcune testate, per poi esplodere su TikTok. La TikToker Allanah è accusata di aver drogato la sua bambina Daisy. La bambina, secondo le prime fonti, sarebbe nata sana. Allanah avrebbe deliberatamente causato i sintomi di Daisy somministrandole benzodiazepine. L’ipotesi, secondo The Express Tribune, è che Allanah soffra della sindrome di Münchausen per procura.
Sempre secondo il giornale, “le accuse sono venute alla luce dopo che un informatore anonimo ha condiviso i dettagli sui social media. Gli infermieri che seguivano i social media di Allanah hanno notato delle discrepanze nei suoi post, cosa che li ha portati a sospettare l’inganno. Per esempio, la madre sosteneva che per la piccola fossero iniziate le “cure palliative”, cosa falsa. Le loro preoccupazioni hanno spinto a ulteriori indagini, scoprendo infine che i sintomi di Daisy erano collegati a livelli elevati di benzodiazepine nel suo corpo.
Un rapporto tossicologico ha confermato i risultati, spingendo i servizi di protezione dell'infanzia a intervenire. Daisy e gli altri tre figli della coppia sono stati successivamente rimossi dalla custodia dei genitori”.
Come accade sempre in caso di Münchausen per procura, non appena allontanata dalla madre la piccola ha iniziato a stare meglio.
Il marito della donna, Brock Harris ha rilasciato una dichiarazione negando qualsiasi coinvolgimento nella vicenda: "Non avevo idea di cosa Allanah stesse facendo a Daisy. Ho insistito per quelle operazioni perché pensavo fossero necessarie”
Pur non potendo essere certa di nulla, posso però affermare che gli studi più approfonditi e riconosciuti sulla Sindrome di Münchausen per procura indicano che spesso il partner dell’abusante è totalmente inconsapevole degli abusi. Spesso, addirittura, il genitore che soffre della sindrome si allontana geograficamente o addirittura si separa dal partner in modo che non vi possa essere alcuna intromissione o controllo sugli “abusi”.
In attesa di conoscere altri dettagli su questa vicenda, bisogna domandarsi quanto abbia influito sulla fragile psiche di Allanah Alison il compiacimento derivante dagli applausi dei follower davanti alla madre eroina che voleva salvare la figlia. Perché la Sindrome di Münchausen esiste da ben prima di Internet, ma ho il sospetto che alcuni corto circuiti possano, ahimè, andare a braccetto con lo sharenting, ovvero con la condivisione impulsiva dei contenuti sui propri figli. Un condivisione che- non dimentichiamolo- non è pensata per il bene dei minori, ma per l’ego dei genitori.
Cara Selaggia, io ho seppellito un figlio piccolino per malattia, questa roba che hai descritto mi fa inorridire, ho fatto fatica a finire il tuo pezzo. Che però il padre sia cascato dal pero…. Mi sembra poco credibile.
Spero di leggere un'inchiesta o un libro tuo su questo argomento, troppo interessante e inquietante. E sospetto quale sia il caso non ancora diagnosticato di cui parli ...