Lo scorso marzo U-Power, la ditta di abbigliamento da lavoro di cui Diletta Leotta è testimonial (e curiosamente la stessa ditta delle scarpe di John Travolta a Sanremo che costarono alla Rai una multa da 206.000 euro per ‘pubblicità occulta’), ha lanciato in tv e sui social un nuovo spot pubblicitario.
Io mi chiedo sempre dove sia andato a finire il buonsenso...Ma ci voleva un "organo di competenza" per far capire che era una pubblicità a dir poco stucchevole? Ma queste aziende che tipo di pubblicitari hanno? E chi si presta possibile non abbia un po' di etica, di buon gusto ecc...Possibile che per il Dio denaro tutti i più semplici valori debbano essere calpestati? Come dici tu: ma io boh?
Spot imbarazzante e secondo me anche evidente mancanza di integrità morale della Leotta e dei genitori del bimbo nel non rifiutare a prestarsi a questo spot.
Insomma! Questa doveva essere una "non notizia" per sperare in una società migliore, nel senso che non doveva proprio accadere un fatto simile. Siamo ancora molto indietro per poter sperare che le cose cambino in meglio. E mi chiedo: se Selvaggia Lucarelli non avesse scritto l' ennesima "denuncia", saremmo arrivati al blocco pubblicitario? O è successo solo perché quello che scrive produce (e per fortuna direi!) clamore mediatico?
Purtroppo si continua a mercificare il corpo della donna per qualsiasi prodotto, ora z che con i bambini , giustissima la decisione di bloccare questa bruttissima pubblicità
Questa è una bella notizia! Ricordo perfettamente il tuo articolo sull'argomento. Questo epilogo da fiducia. Sapere che ancora c'è chi vigila, vaglia e, se necessario, interviene è in controtendenza rispetto alla valanga di omissioni, silenzi, laissez-faire ...anche su questioni delicate che necessiterebbero, quantomeno, una valutazione seria e competente dagli organi preposti. Una goccia nel mare, forse, ma, e quì è il caso di dirlo a costo di scadere nella retorica, il mare è fatto di tante piccole gocce. Oggi, dopo questa notizia, mi sento più ottimista! Grazie per averla condivisa.
Appena l'avevo visto l'ho trovato di cattivo gusto, come anche il precedente sempre con Diletta Leotta. Lottiamo tanto contro l'uso del corpo femminile in modo indiscriminato e poi esistono ancora spot del genere, mandati in onda soprattutto di reti, dove sembra ci sia più sensibilità al riguardo. Tipo la sette e il nove. E a parte la signora Lucarelli non ho sentito nessuno criticarlo apertamente, nemmeno le finte femministe che occupano i salotti TV.
Io mi chiedo sempre dove sia andato a finire il buonsenso...Ma ci voleva un "organo di competenza" per far capire che era una pubblicità a dir poco stucchevole? Ma queste aziende che tipo di pubblicitari hanno? E chi si presta possibile non abbia un po' di etica, di buon gusto ecc...Possibile che per il Dio denaro tutti i più semplici valori debbano essere calpestati? Come dici tu: ma io boh?
"stucchevole"? Lei è una lady!
È triste constatare che alcuni personaggi non abbiano un rigore morale tale da rinunciare a lavori del genere.
leotta e moralità nella stessa frase? ahahahah
Ecco perché litigo con tutti quelli che ti accusano di non farti i fatti tuoi! Grazie Selvaggia.
Spot imbarazzante e secondo me anche evidente mancanza di integrità morale della Leotta e dei genitori del bimbo nel non rifiutare a prestarsi a questo spot.
Integrità e morale nella stessa frase con Diletta Leotta???? 😆😆😆
Effettivamente! 😬
Era ora!
Non mi stupisco di nulla.. la Gregoraci parla di prevenzione oncologica , e sponsorizza le sigarette elettroniche….
Le notizie che ci fanno sperare in una società migliore!
Insomma! Questa doveva essere una "non notizia" per sperare in una società migliore, nel senso che non doveva proprio accadere un fatto simile. Siamo ancora molto indietro per poter sperare che le cose cambino in meglio. E mi chiedo: se Selvaggia Lucarelli non avesse scritto l' ennesima "denuncia", saremmo arrivati al blocco pubblicitario? O è successo solo perché quello che scrive produce (e per fortuna direi!) clamore mediatico?
Sono d’accordo ed è molto probabile che, anche in questo caso, sia andata esattamente così.
Purtroppo si continua a mercificare il corpo della donna per qualsiasi prodotto, ora z che con i bambini , giustissima la decisione di bloccare questa bruttissima pubblicità
La Leotta è talmente egoriferita da passare sopra il piccolo dettaglio del coinvolgimento sessualizzante di un minore.
Da mamma se ne frega, le importa di più ostentare se stessa as usual.
Paladina di zinne e glutei rifatti. A ben vedere anche maluccio^^
Da donna -se volessi essere gnocca davvero- di sicuro non vorrei essere come lei. Può far secchi solo gli allupati che se raccattano di tutto.
Questa è una bella notizia! Ricordo perfettamente il tuo articolo sull'argomento. Questo epilogo da fiducia. Sapere che ancora c'è chi vigila, vaglia e, se necessario, interviene è in controtendenza rispetto alla valanga di omissioni, silenzi, laissez-faire ...anche su questioni delicate che necessiterebbero, quantomeno, una valutazione seria e competente dagli organi preposti. Una goccia nel mare, forse, ma, e quì è il caso di dirlo a costo di scadere nella retorica, il mare è fatto di tante piccole gocce. Oggi, dopo questa notizia, mi sento più ottimista! Grazie per averla condivisa.
E vogliamo parlare delle espressioni imbarazzanti dei tizi che simulano l’orgasmo a fine spot???siamo proprio alla deriva….
Che spot SQUALLIDO!! Bravaaaaa Selvaggia!
...sono d'accordissimo, non è necessario arrivare a questo per vendere !!!! Lasciamo che i bambini vivano e abbiano pensieri da bambini ..
Imbarazzante.
Appena l'avevo visto l'ho trovato di cattivo gusto, come anche il precedente sempre con Diletta Leotta. Lottiamo tanto contro l'uso del corpo femminile in modo indiscriminato e poi esistono ancora spot del genere, mandati in onda soprattutto di reti, dove sembra ci sia più sensibilità al riguardo. Tipo la sette e il nove. E a parte la signora Lucarelli non ho sentito nessuno criticarlo apertamente, nemmeno le finte femministe che occupano i salotti TV.
Ma la Leotta prima di accettare queste proposte si pone qualche domanda?
Grazie Selvaggia.
Antonietta